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La Fuitina!
(la mia prima Marathon)
la vidi...me ne innamorai...la presi...
(dal Forum Endurostradali.it, venerdì 17 Ottobre 2008)
eh sì, il vostro vecchio caro Gian ne ha combinata un'altra delle sue!
Da un'annetto, dopo aver scoperto l'esistenza di una versione Marathon della RD03 650, cercavo qua e la' informazioni, avevo trovato un paio di esemplari in vendita (non in italia e a prezzi fuori portata) e una replica (con pezzi originali ma sempre su base RD03 di serie). Finché un paio di mesi fa ne è comparsa una su ebay.it ! Il prezzo era alto ma forse un po' trattabile, la moto sembrava in discrete condizioni, un solo proprietario e pochi km e soprattutto completamente originale come mamma HRC l'aveva fatta!
Mi metto in contatto col venditore, un amico del reale proprietario. Sembra una persona molto competente e professionale, il che mi rassicura non poco.
Ma certo una moto del genere non la si può prendere senza vederla dal vivo e provarla, purtroppo non si trova proprio a tiro di schioppo. Ma ho ancora dei gg di ferie e decido di scendere in terra sicula per vederla. Partenza prevista il giovedì alle 9.10 da Venezia... magari! C'è il primo nebbione della stagione, non si sa nulla di preciso, a un certo punto sembra che ci porteranno a Verona per farci partire di lì dopo le 15... Io rosico perché ho tutto un mio programma di viaggio in testa che rischia di saltarmi, per fortuna la nebbia si alza, l'aereo arriva e verso le 13 si parte!
Arrivo a Punta Raisi, e arriva (in scooter!) anche Angelo, il venditore.
Io sono attrezzato di zaino e borsone e con qualche difficoltà ci destreggiamo nel traffico palermitano, intenso ma piu' ordinato di quello napoletano...comunque! Purtroppo non sono riuscito a prenotare un b&b e l'unico che conosceva Angelo risulta pieno. Allora chiamo Charlyno: Francesco aiutami tu!
E lui a tempo di record mi raccatta 5/6 numeri di telefono , quasi tutti sono al completo, tranne uno!
Finalmente sono "sistemato" e possiamo andare a vedere la BESTIA, che arriva quatta quatta guidata dal suo proprietario, Giovanni.
Se la mia RD03 è la Regina, questa non può essere che... l'IMPERATRICE !
Do' una rapida occhiata, certo la moto ha bisogno di qualche cura, è stata tenuta al coperto ma solo di un porticato e così qualche goccia di pioggia e la salsedine hanno provocato un po' di ruggine superficiale, e qualche problemino di porosità alla vernice in due/tre punti ma mi sembrano cose risolvibili con un po' di pazienza e di amore.
Il motore canta bene, è un po' pigro rispetto alla mia, ma ho l'impressione che sia stato ben poco sfruttato, ha sicuramente bisogno di un po' di messa a punto, e d'altronde è meno compresso di quello di serie per poter funzionare senza problemi con benzine a basso numero di ottani
La moto appare anche piu' pesante (serba da 40lt + laterali da 16 !) e le sospensioni sembrano decisamente piu' sostenute!
Si contratta un po' e alla fine ci accordiamo, la mattina dopo (sempre in scooter!) Giovanni mi accompagna al Pra dopo essere passato in Comune e facciamo il passaggio di proprietà. Negli occhi di Giovanni leggo già la nostalgia, sta finendo la sua casa e ha bisogno di accelerare i tempi e quindi i soldi gli servono, ma mi racconta come anche lui si innamorò nel '94 di questa moto. Aveva una RD04 e passando dal concessionario Honda vide questo mostro in vetrina, a quanto pare uno di tre esemplari rimasti invenduti, probabilmente proprio a causa del inaspettato arrivo della 750, provocato a sua volta dalla comparsa della Superteneré. Alla fine, nel giro di mezza giornata lasciò lì la 750 e tornò a casa con la Marathon (che quando venne prodotta in 50+50 esemplari) costava piu' del doppio
della RD03! In realtà la usò poi poco, era anche troppo alta per lui e in effetti girarci per Palermo
non è che sia proprio il suo terreno ideale! Ci lasciamo a pranzo a Mondello, dove vengo raggiunto dopo poco da Angelo, la giornata é splendida e le belle donne sicule sono uno spettacolo da vedere quanto i dintorni .
Angelo ha venduto moto in proprio per diversi anni e adesso lo fa "freelance" ma è soprattutto un grande appassionato di Motorally, ha organizzato per diversi anni la Transikania e fabbrica anche carenature e porta-roadbook di pregevole fattura, borsette porta attrezzi in cuoio stile Dakar etc, inoltre.... ha una DRZ come la mia anche se un po' "rallyzzata"!!
Le ore passano veloci condividendo un sacco di ricordi e storie di motociclismo offroad. Finalmente a metà pomeriggio Giovanni mi porta in agenzia da un suo amico dove posso ricevere il tagliando di conferma dell'assicurazione e prenotare il traghetto. Ci beviamo un aperitivo al bar dove ci raggiunge Charlyno (che ringrazio ancora una volta per l'aiuto!), peccato non possa vedere la Africona. Che nel frattempo ha fatto la revisione ed è pronta per partire per il suo (primo!) lungo viaggio !
Giovanni mi accompagna fin quasi dentro il traghetto, se avesse potuto si sarebbe imbarcato anche lui dormendo sulla ben imbottita sella della Marathon, ne sono certo!
La notte passa insonne grazie a un signore che russa in modo indecente, l'arrivo è puntuale alle 6.30 a Napule! Mi aspetta una lunga giornata, è dal 1979 che non vedo la Costa Amalfitana e ho proprio voglia di ripassarci in moto. E meno male che sono in moto perché c'è ancora parecchia affluenza di turisti, molti autobus e del resto con un fine settimana così! La costa è splendida e le strade davvero tortuose
La Marathon soffre un po' nei dx/sx molto stretti, col serba a metà la benzina si muove un po' nonostante le spugne. Faccio il pieno, anche perché ho il dubbio che le spie della riserva non siano in realtà funzionanti, e in effetti così le reazioni sono piu' neutre.
Comandi frizione e acceleratore sono da sistemare, il liquido feni ha un colore ...strano e non so quanto tempo abbiano i pneumatici (T66) e l'olio motore.
Quindi penso solo a prendere confidenza con la motona e a godermi strade e paesaggi, non me ne frega niente se qualche sputer mi passa a velocità doppia! Arrivo alla splendida Positano e scendo giu' per la stretta stradina fin quasi al mare, poi risalgo sulla costiera e prima di Amalfi taglio la penisola verso Gragnano e Napoli, sono andato anche troppo in la' coi tempi!
Prendo l'autostrada fino a Roma, a un certo punto in un tratto in salita la moto ha un paio di colpi di tosse, e in rilascio scoppietta un po' troppo, sarà meglio dare un'occhiata a candele e carburazione appena arrivo...
Prendo quindi la E45 e dopo una sosta in autogrill arrivo a Perugia. Lì mi aspetta mio cugino Paolo, che ha compiuto quest'anno i 40 e ha deciso di festeggiarli comprandosi la sua prima moto!
E' una Hornet tenuta molto bene, e con lei passando per le dolci colline umbre mi accompagna sino a Umbertide, dove mi aspettano gli altri parenti per la notte.
Paolo mi sorprende, guida molto pulito e con buon passo, davvero bravo per essere alle prime esperienze!
Finalmente è ora di cena (a pranzo solo un panino) e così mi riempio la pancia di prelibatezze locali: crostini, salsicce, torta di formaggio.... slurp! poi a nanna non troppo tardi ché domani pomeriggio ci sarà da galoppare un altro po'.
Parto sulle 14.30, ancora E45 ma la lascio già a Pieve S.to Stefano, dove prendo la bellissima strada che porta a Bibbiena passando per Chiusi La Verna, un susseguirsi di curve e controcurve né troppo strette né troppo larghe, il raggio di curva è quasi sempre intuibile e asfalto e visibilità sono buone: una delle strade piu' belle che si possano fare in moto secondo me
Proseguo quindi per Stia e Londa sino a Dicomano, dove giro verso il Muraglione, tra uno sfrecciare sempre piu' numeroso di moto di tutti i tipi. A un certo punto quasi mi ingarello con una F800GS ma lascio perdere dopo un paio di km, il tizio ne ha di piu' e tra la benza e lo zaino, mi sento non proprio a mio agio!
Poi comincio a sentire anche un po' di puzza di bruciato... la strada è asfaltata di fresco, sarà quello?! NOOO! E' il borsone sistemato in qualche modo tra il codino e la sella, che si è inclinato andando a finire sulla marmitta: borsa (nuova), scarpe da ginnastica, sandali (seminuovi) e tuta intera Tucano light: fumé...
Vabbé non riesco neanche tanto a prendermela (e poi con chi, solo con me stesso!).
Sono sulla moto piu' bella del mondo e tante curve mi aspettano ancora. Passo il Muraglione senza fermarmi e arrivo a S.Benedetto in Alpe. Da qui parte una strada che avevamo adocchiato sulla cartina con Nik64, purtroppo è totalmente asfaltata, in parte anche da pochissimo, comunque bella e i paesaggi sono da cartolina
Arrivo a Marradi, poi Palazzolo sul Senio e quindi Mercatale, Riolo Terme e infine Imola. Sono quasi le 19, chiedo un ultimo sforzo a me e alla mia bella e alle 21 sono a casa. Presento l'Imperatrice alla Regina, spero che non siano gelose l'una dell'altra perchè voglio bene a tutte e due alla stessa maniera, mentre la giallona si gode lo spettacolo
Adesso un tagliandino e poi quest'inverno con calma ... la cura di bellezza per arrivare in piena forma a primavera!
Il seguito:
La moto venne in effetti completamente smontata perché il telaio aveva purtroppo bisoigno di essere riverniciato per evitare danni da corrosione, e ringrazio ancora il bravo Filippo che se ne prese cura!
Molto altro lavoro ci fu per togliere tutti gli adesivi che non c'entravano nulla e si dovettero riverniciare le carene posteriori anch'esse un po' rovinate dalla salsedine. Poi lucidare il serbatoio posteriore e il paramotore, mettere a punto motore e carburatore, sostituire tutti i liquidi
Nel frattempo ho modo di raccogliere molte altre informazioni e contatti sulle AT Marathon, tanto che a Gennaio 2009 sono in grado di mettere online il sito in cui vi trovate in questo momento!
Tornano alla moto infine questo il bellissimo risultato:
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L'ultimo passo, trovare qualche adesivo d'epoca
e soprattutto gli accessori racing che venivano forniti ai piloti in partenza per la Dakar: porta roadbook, bussola, fanalino posteriore supplementare (la borsetta porta attrezzi originale resterà un miraggio!)
La moto non è ovviamente poi rimasta a dormire in garage, qualche bel giro assieme ce lo siamo fatto!
verso il passo Giau
Altopiano di Asiago, al 1° Meeting RD03
Cansiglio, con vista sul Visentin
L'ottimo stato della moto e grazie anche al fatto che il modello ha una sua precisa omologazione in Italia, mi consente di iscriverla al Registro Storico FMI, la prima Marathon a farne parte!
Poi nel 2011 comparve all'orizzonte la possibilità di acquistare un'altra Marathon, questa volta una che aveva anche un vero pedigree "dakariano". Avendo anch'essa molto bisogno di "cure" e non potendo permettermi di tenerle entrambe... a malincuore decisi di vendere a un vero appassionato questo gioiello, non prima di averla esposta a Passione Moto (Fiera di Padova)
eccole assieme...solo per qualche giorno!
e infine con Mirco, il suo attuale proprietario